Laura Mulvey

Articoli scritti per DWF


Articoli scritti per DWF


Piacere visivo e cinema narrativo, 1978, n. 8, pp. 26-41

L'autrice, basandosi sull'analisi lacaniana dell'istinto scopofilico vede nelle rappresentazioni dei caratteri femminili nel cinema narrativo una castrazione legata all'effetto dei meccanismi voyeristici e feticistici. Per superare le convenzioni dell'accumulazione monolitica dei film tradizionali bisogna liberare lo sguardo dello spettatore verso un distacco dialettico, così che l'immagine della donna non sia più usata per soddisfare esigenze feticistiche, di voyerismo attivo o passivo.

Leggi gli abstracts del fascicolo intero
torna su


La pesante ombra del tempo, 1987, n. 5-6, pp. 29-36

La prima parte, Corpus, del progetto di Mary Kelly, chiamato Interim, è presentata qui in relazione con il dibattito e la sperimentazione del rapporto delle donne con la lingua e l'immagine. Si tratta anche di una visione panoramica delle concezioni e dei risultati delle artiste donne, che si sono impegnate nel femminismo a partire dagli anni '70 fino ai giorni nostri: ipotesi di una nuova estetica e i suoi possibili legami con il vissuto delle donne - il tutto interpretato attraverso i dati della psicoanalisi - così come il particolare percorso seguito dall'artista Mary Kelly.

Leggi gli abstracts del fascicolo intero
torna su


La scatola di Pandora: topografia della curiosità, 1998, n. 37-38, pp. 93-110

"Un oggetto segreto si può riporre in un luogo nascosto, ma per nascondere un significato è necessario un codice. Il primo può facilmente essere colto dallo sguardo, il secondo deve essere decodificato. La topografia del mito di Pandora si muove tra queste due realtà. Se, da un lato, la scatola è il contenitore di un pericoloso segreto che, se si apre, può essere svelato, la sua significatività - per quel che riguarda miti e iconografie femminili - è in codice e necessita di essere decifrata mediante la teoria".

È così che Mulvey introduce la sua analisi; dato che "il mito di Pandora riguarda la curiosità femminile, ma può essere decodificato esclusivamente mediante la curiosità femminista, trasformando e trasferendo la sua iconografia e i suoi attributi nei frammenti di un puzzle, di un indovinello, di un enigma".

Leggi gli abstracts del fascicolo intero
torna su