Articoli scritti per DWF
Articoli scritti per DWF
[Progetti, progettualità], 1986, n. 2, pp. 24-25
L'autrice, funzionaria della Lega Nazionale delle Cooperative, ripercorrendo brevemente la sua storia politica di lesbo-femminista, lamenta il restringersi delle possibilità di comunicazione e sostiene di essere interessata al dibattito politico in corso "solo se offre la possibilità di costruire una strategia di intervento sul mondo". Interpreta il rapporto fra progettualità individuale e soggetto collettivo come esito augurabile di un confronto tra identità o percorsi o progetti differenti.
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[Il negoziato], 1989, n. 9, pp. 12-15
L'autrice è funzionaria della Commissione per le Politiche femminili della Lega delle Cooperative. Partendo dalle questioni poste dall'editoriale, vuole rileggere la sua vita professionale "sotto una luce che sappia valorizzare le ragioni della militanza femminista accanto a quelle della funzione sociale del proprio lavoro".
L'autrice giudica interessanti le questioni poste dall'editoriale perché "su di esse si basa una sorta di verifica della possibilità di integrare il mondo politico delle donne, non solo sommando l'agire dei gruppi femministi e delle donne delle istituzioni, ma stabilendo un collegamento effettivo tra pratiche apparentemente distanti".
L'autrice analizza i cambiamenti nel tempo delle finalità della Commissione nella quale lavora, i vantaggi acquisiti, le difficoltà per giungere ad avere tra le donne - della Lega e in generale - una relazione tale che possa opporsi "a un preciso disegno strategico, molto più antico del nostro, con cui l'istituzione maschile ha minato alle basi la possibilità di una mediazione sessuata".
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Prospettiva Pechino, 1995, n. 25, pp. 39-50
L'autrice guarda al senso dell'incontro internazionale di Pechino, il quarto in venti anni, per "quelle donne che animano quel complesso sistema di associazioni e di gruppi interessati alla politica 'globale' o a quello che potremmo definire il femminismo transnazionale". In questi venti anni la situazione internazionale ha subito drammatici cambiamenti; le coordinate teoriche e le pratiche attuali sono cambiate - dall'uguaglianza all'empowerment.
A Pechino molte donne, dentro e fuori le istituzioni, provenienti dal nord e dal sud, paragoneranno e scambieranno le loro esperienze e posizioni, e discuteranno come "le effettive possibilità di cambiamento per la vivibilità del mondo provengono dal dare di nuovo senso al sapere femminile".
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Prima della geopolitica. Appunti per un femminismo della convivenza globale,
2000, n. 47, pp. 47-53
L'articolo legge la guerra NATO nel Kosovo e la protesta di Seattle contro la World Trade Organization come momenti di una nuova "politica globale" in cui le donne non sono immediatamente visibili come soggetti politici. L'autrice esamina le ragioni per le quali molte esperienze femministe, sparse per il mondo, non siano efficaci nell'arena politica, per quanto nei loro saggi alcuni autori sottolineino quale importante ruolo le donne potrebbero giocare nel prossimo futuro.
L'articolo conclude proponendo una nuova pratica politica femminista chiamata "diversità al governo". Questa pratica dovrebbe essere basata su una negoziazione da parte delle donne di strutture e processi a ogni livello di governo: dal locale al globale, nelle sfere pubbliche e private.