Nuova DWF. Donna Woman Femme
Quaderni di studi internazionali sulla donna
Roma, Coines Edizioni, poi Editrice coop. UTOPIA, 1976-1985
Solidarietà, amicizia, amore , 1979, n. 10-11
Presentazione, pp. 3-5
D'AMELIA Marina
Indefinito omega. Riflessioni sulla solidarietà,
pp. 6-24
SCHROM DYE Nancy
La solidarietà difficile: femminismo e lotta di
classe nella New York Women's Trade Union League (1903-1914), pp. 26-46
BIADENE Giovanna
Solidarietà e amicizia: il gruppo de "La donna"
(1870-1880), pp. 48-78
DI CORI Paola
Storia, sentimenti, solidarietà nelle organizzazioni
femminili cattoliche dall'età giolittiana al fascismo, pp. 80-124
DE GIORGIO Michela
Metodi e tempi di un'educazione sentimentale. La Gioventù
Femminile Cattolica Italiana negli anni Venti, pp. 126-145
SMITH-ROSENBERG Carrol
Un mondo femminile di amore e rituale: rapporti tra donne nell'America
del XIX secolo, pp. 146-172
CALEFATO Patrizia
Dopo "l'infelicità": rifare un tracciato,
pp. 174-179
STADERINI Michi
Comprendere sé, l'altro, la storia
,
pp. 180-181
OLMI Alessandra - GALLEGATI FABERI Daniela, (per
il Coordinamento donne del movimento Federativo Democratico)
Dalla lirica della differenza all'epica della diversità,
pp. 182-186
BUTTAFUOCO Annarita
Lavoro a domicilio e sessualità: materiali di una ricerca
sul campo, pp. 187-210
CAMBONI Marina
Donne, poesia, cultura: un'intervista a Adrienne Rich,
pp. 211-220
"Aiuto!". Un editoriale di "Effe", pp. 221-223
Il numero mette a fuoco il concetto di solidarietà tra donne, registrando le diverse concezioni che derivano sia da eredità precedenti la pratica femminista sia dalle diverse immagini che si hanno del progetto politico femminista. Emergono alcune linee principali che individuano nella solidarietà o una valenza politica e strategica dell'alleanza tra donne, o il lato emotivo che fa da terreno di sviluppo per gli aspetti politici. L'analisi si muove nell'intento di verificare quanto abbia inciso sull'attuale crisi del movimento la caduta di adesione emotiva e politica a questo principio.
D'AMELIA Marina, Indefinito omega. Riflessioni sulla solidarietà,
pp. 6-24
Esistono differenze tra la solidarietà di sesso e altre forme di solidarietà? È a partire da questa domanda e dal tentativo di una teoria dell'oppressione, che l'articolo delinea nuovi modi di analisi della solidarietà femminile. Tra i modelli culturali e sociali di interazione proposti alle donne nel corso della storia, per l'autrice i più significativi, nella prospettiva di un'analisi dei caratteri specifici della solidarietà, sono quei modelli di solidarietà basati sull'accettazione del ruolo e quelli in cui emerge una concordanza di obiettivi determinati e limitati. L'autrice tende a sottolineare il ruolo giocato dai legami affettivi, dalle esperienze di socializzazione e di relazione madre-figlia nel processo di formazione della solidarietà.
SCHROM DYE Nancy, La solidarietà difficile: femminismo e lotta di
classe nella New York Women's Trade Union League (1903-1914), pp. 26-46
La Women's Trade Union League è un'associazione fondata nel 1903 a New York da un gruppo di donne, operaie e borghesi, con il duplice scopo di risvegliare la coscienza sindacale nelle lavoratrici americane e di sensibilizzarle politicamente ai problemi posti dalla condizione della donna. Ma l'idea principale della Lega è stata quella di costruire una solidarietà tra donne che, fondata su una comune oppressione sessuale, avrebbe superato le differenze di classe e di orientamento ideologico.
Tuttavia, per quanto all'interno dell'associazione le militanti della WTUL abbiano cercato di darsi una struttura non gerarchica, presto scoprirono che era molto più facile fare delle dichiarazioni verbali di solidarietà che non mettere in pratica tale principio. Non sempre, infatti, le donne della WTUL riuscivano a conciliare il loro sindacalismo con il femminismo interclassista; la fiducia in una solidarietà femminile era spesso incompatibile con la solidarietà di classe.
Il conflitto tra queste due linee politiche segnò profondamente la vita di molte militanti, al di là delle loro origini di classe: alcune riuscirono a stabilire, più che una indeterminata solidarietà, dei rapporti privilegiati con un'altra donna, creando legami affettivi per mezzo dei quali venivano superati quei contrasti ideologici e politici che talora le dividevano.
BIADENE Giovanna, Solidarietà e amicizia: il gruppo de "La donna"
(1870-1880), pp. 48-78
L'autrice esamina dieci anni della più importante rivista del femminismo italiano di fine secolo, "La donna", fondata e diretta solo da donne. Attraverso lo studio degli articoli teorici, della rubrica delle lettere alla rivista e, in particolare, degli scritti della direttrice, G.A. Beccari, l'articolo ricostruisce il pensiero femminista italiano sull'amicizia e sulla solidarietà tra donne.
Le collaboratrici della rivista non lavoravano all'interno di un'organizzazione strutturata, forse non si conoscevano neanche personalmente, ma si riconoscevano in un progetto di lotta comune, e il punto di incontro era la rivista stessa: la solidarietà è dunque piuttosto l'adesione a un modello comune di emancipazione, all'idea della costruzione di una "donna nuova", più che una pratica di vita. E le differenze non sorgevano tanto a livello di posizioni ideologiche di ordine generale, ma piuttosto a seconda di convergenze e divergenze.
DI CORI Paola, Storia, sentimenti, solidarietà nelle organizzazioni
femminili cattoliche dall'età giolittiana al fascismo, pp. 80-124
L'articolo mostra come le origini e la formazione delle organizzazioni femminili cattoliche costituirono un movimento che riuscì a contrastare il femminismo italiano dei primi anni del dopoguerra. La loro concezione della natura e dei doveri di una donna fu dominante dal periodo fascista agli anni Sessanta.
L'articolo parte dalla costituzione, nella seconda metà del diciannovesimo secolo, di una rete di memoria storica sull'oppressione femminile, e dei dibattiti sui sentimenti delle donne, che emergono come elementi importanti della solidarietà femminile. Con la nascita delle organizzazioni cattoliche, la Gioventù femminile in particolare, di cui si analizzano il contenuto teorico e le iniziative parallele all'affermarsi del fascismo, nascono gli elementi che distruggeranno un patrimonio teorico di donne sulla loro storia per stabilire di contro un'ideologia femminile contraria alla solidarietà basata sugli obiettivi di emancipazione.
Le donne cattoliche fecero dell'ambito privato la base della loro politicizzazione e riuscirono ad esercitare un forte controllo sociale, psicologico e morale su questa dimensione privata e quotidiana; il risultato fu la creazione di forme di solidarietà autodifensive e ostili all'emancipazione.
DE GIORGIO Michela, Metodi e tempi di un'educazione sentimentale. La Gioventù
Femminile Cattolica Italiana negli anni Venti, pp. 126-145
L'articolo mostra, a partire dall'analisi della stampa letta dalle associate, quale fu l'azione della Gioventù cattolica femminile nella società italiana, in un periodo in cui l'eco del femminismo storico era ancora percepibile. Il progetto di questa organizzazione, fondata a Milano nel 1918 come ramo dell'Azione Cattolica, fu quello di ricostruire un'immagine sociale della donna da proporsi come nuova immagine nazionale.
Certo, vi furono connivenze e coesistenza con il fascismo che fornirono il quadro politico di tale operazione, ma gli strumenti di una nuova "educazione sentimentale" alle antiche virtù femminili ebbero un peso determinante e originale. La riduzione dei sentimenti a un puro formalismo, l'ostilità, apertamente espressa in termini teorici, a ogni forma di emancipazione intellettuale delle donne, l'educazione alla "distrazione" nei confronti della politica, queste sono le tappe dell'intervento della Gioventù femminile. Pur sostenendo di essere al di fuori della politica, la Gioventù femminile esercitò in realtà una politica ben precisa.
SMITH-ROSENBERG Carrol, Un mondo femminile di amore e rituale: rapporti tra
donne nell'America del XIX secolo, pp. 146-172
L'articolo affronta uno degli aspetti più trascurati dalla storiografia: il sentimento d'amore e d'amicizia tra donne. Lo studio di questo fenomeno, che fu particolarmente evidente tra la fine del diciottesimo e la metà del diciannovesimo secolo, implica alcuni problemi di metodo storiografico; infatti, fino ad oggi, gli studi compiuti in questo campo sono stati affrontati alla luce delle teorie freudiane sulla libido e sull'omosessualità.
Di contro l'autrice tenta di analizzare il rapporto d'amore e d'amicizia tra donne in seno a uno studio della struttura familiare e della rete dei rapporti che le donne stabilivano fuori di essa. Secondo l'autrice infatti l'amicizia tra donne non può essere compresa se si isolano le protagoniste dal contesto socioculturale nel quale vivevano, il quale spiega d'altro canto la natura culturale e sociale dei loro rapporti. Il saggio parte dall'analisi della corrispondenza di donne dell'alta borghesia, appartenenti a circa trentacinque famiglie americane e che copre un periodo che va dal 1760 al 1880.
Le lettere e i diari esaminati portano alla luce un mondo di intense emozioni amorose, non necessariamente fisiche, tra donne, e legami profondi, a partire da quello tra madre e figlia, quest'ultimo centrale nella vita di ognuna delle donne autrici della corrispondenza. Il quadro tracciato rende evidente una solida struttura di solidarietà affettiva tra donne, che presenta espressioni e forme diverse, e che è resa possibile, nei termini dell'epoca presa in esame, dalla netta separazione tra i sessi, allora dominante.
CALEFATO Patrizia, Dopo "l'infelicità": rifare un tracciato,
pp. 174-179
Ripercorre i diversi contenuti che 'solidarietà' ha avuto attraverso gli anni, nelle diverse fasi e pratiche del femminismo. Uscendo dal dover essere della solidarietà egualitaria, si approda all'apprezzamento delle differenze e delle sfumature al di là degli schematismi. Analizza brevemente come la pratica femminista abbia riconosciuto e rifiutato il potere, lo abbia svelato come seduzione; ora "va invece effettuata una critica puntuale delle forme di potere, ricostruendole cosi come si manifestano nello spazio della conoscenza, della politica, del corpo".
STADERINI Michi, Comprendere sé, l'altro, la storia
, pp.
180-181
Sottolinea la problematicità dei termini 'solidarietà', 'donne', 'storia', tutti concetti che oggi richiedono una rifondazione.
OLMI Alessandra - GALLEGATI FABERI Daniela, (per il Coordinamento donne del
movimento Federativo Democratico), Dalla lirica della differenza all'epica
della diversità, pp. 182-186
L'identità femminile conquistata nel processo del movimento si rivela essere un inciampo all'interno del sistema neocapitalistico. La solidarietà tra donne non può prodursi pretendendo di scavalcare i conflitti di classe, c'è una specificità femminile nel processo di liberazione umana. Solidarietà femminile oggi vuol dire resistere alla tendenza del sistema ad annullare le differenze, a separare le donne tra loro; vuol dire capacità di collegarsi, di fare movimento, di entrare in campo tutte insieme.
BUTTAFUOCO Annarita, Lavoro a domicilio e sessualità: materiali di
una ricerca sul campo, pp. 187-210
Si dà conto di un lavoro di ricerca svolto presso la Facoltà di Magistero di Arezzo, nell'ambito di un seminario sul tema "Condizione della donna e società capitalistica" che ha avuto luogo negli anni accademici 1976/77 e 1977/78, al quale hanno aderito diverse cattedre, con ambiti disciplinari "accademicamente" anche molto distanti.
Vengono messi in luce: i problemi metodologici, l'atteggiamento delle studentesse, gli interrogativi sul ruolo della docente, gli spostamenti avvenuti nel corso della ricerca. Seguono i testi (parziali) delle interviste condotte con lavoranti a domicilio. Il materiale è stato raccolto da Nicla Boncompagni, Brunella Bertocci, Dea Innocenti, Teresa Tommasi, Daniela Gambini, Loretta Fabbri, Edi Pucci, Daniela Minici.
CAMBONI Marina, Donne, poesia, cultura: un'intervista a Adrienne Rich,
pp. 211-220
L'intervista è preceduta da una breve biografia della poetessa femminista americana, da alcune notizie sulla sua formazione e sulle opere fino ad ora pubblicate. L'intervista affronta i temi della formazione di una lingua adeguata ad esprimere l'esperienza femminile, dell'eterosessualità e del lesbismo, del lavoro necessario perché i contributi delle donne producano un cambiamento culturale permanente, del superamento degli stereotipi maschili ma anche femministi, della funzione della forma nella comunicazione poetica, dell'identificazione di una tradizione femminile in poesia.
"Aiuto!". Un editoriale di "Effe", pp. 221-223
Riproduce un appello della rivista femminista
"Effe" che dopo sei anni si trova in serie difficoltà, sia
per ragioni economiche sia per ragioni politiche, di cui si dà conto
nell'appello.