Nuova DWF. Donna Woman Femme
Quaderni di studi internazionali sulla donna
Roma, Coines Edizioni, poi Editrice coop. UTOPIA, 1976-1985

Cieli divisi. Le scrittrici della Germania Orientale, 1981, n. 18

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EDITORIALE, pp. 3-6

MORGNER Irmtraud
Vita e avventure della trobadora Beatriz secondo le testimonianze della sua musicante Laura - Romanzo in tredici libri e sette intermezzi, pp. 7-15

WOLF Christa
Leggere e scrivere, pp. 17-30

GARGANO Antonella (a cura di)
L'"officina" di Anna Seghers e l'elaborazione dell'eredità culturale: un colloquio con Christa Wolf, pp. 31-41

PERRETTA Wanda
L'ombra di un sogno. Cronaca di una lettura, pp. 43-48

SECCI Lia
La questione femminile nella letteratura della Repubblica Democratica Tedesca: temi e tendenze, pp. 49-60

CHIARLONI PEGORARO Anna
Per una teoria della dissonanza: la "Mutazione" di Christa Wolf, pp. 61-72

GARGANO Antonella
Modelli di scrittura: tra autobiografia e immaginario, pp. 73-84

WOLTER Christine
Maxie Wander e la letteratura documentaria, pp. 85-94

KAUFMANN Eva
La letteratura femminile degli anni '70 nella Germania Orientale, pp. 95-101

MOLINARI Elisabetta
Le lettere di Stella Browne a "The Freewoman", pp. 103-116



EDITORIALE, pp. 3-6

"Chi sono oggi le scrittrici della Repubblica Democratica Tedesca? Di quali forme si riveste oggi e quali contenuti assume la scrittura al femminile in un paese che garantisce alle donne sul piano legislativo e sociale conquiste che altrove in Occidente sembrano ancora lontane…". È un modo per guardare anche al dibattito italiano fra emancipazione e liberazione. Segue un sommario ragionato del numero.

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MORGNER Irmtraud, Vita e avventure della trobadora Beatriz secondo le testimonianze della sua musicante Laura - Romanzo in tredici libri e sette intermezzi, pp. 7-15

Passi significativi dell'ultimo romanzo della Morgner che, attraverso un interessante esperimento di innovazione del linguaggio, racconta la "favola" del "viaggio attraverso la Storia", con conseguente presa di coscienza di sé e del proprio ruolo, da parte di una donna che passa dal medioevo trobadorico alla realtà del '68 francese.

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WOLF Christa, Leggere e scrivere, pp. 17-30

Monologo in forma di scrittura e sulla scrittura di una delle più significative voci della letteratura tedesca contemporanea.

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GARGANO Antonella (a cura di), L'"officina" di Anna Seghers e l'elaborazione dell'eredità culturale: un colloquio con Christa Wolf, pp. 31-41

Intervista di Christa Wolf con Anna Seghers, ottantaduenne decana delle scrittrici tedesche, attiva in politica e presente nel dibattito letterario fin dal 1928: è una testimonianza del peso che il passato tedesco ha esercitato anche in campo letterario e di come la vecchia generazione abbia saputo dapprima confrontarsi con esso e poi lottare per liberarsene e venire incontro ai mutati bisogni della nuova.

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PERRETTA Wanda, L'ombra di un sogno. Cronaca di una lettura, pp. 43-48

Due sono le protagoniste di questa cronaca, la lettrice Vanda Perretta e l'autrice Christa Wolf: "una creativa, artista, l'altra, che sono io, agli antipodi della creatività ma sempre a confronto con essa per il suo lavoro di docente di storia della letteratura". La cronaca racconta le tappe di una conoscenza, l'incontro di una lettrice e di un'autrice dai suoi primi romanzi fino alla biografia di Caroline de Gunderrode, Ombra di un sogno, di cui Vanda Perretta ci dà un itinerario di lettura e di analisi.

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SECCI Lia, La questione femminile nella letteratura della Repubblica Democratica Tedesca: temi e tendenze, pp. 49-60

L'intenzione dell'autrice è di verificare se nella letteratura dei paesi socialisti affiorino i temi della generale dissidenza che ha opposto le donne al potere costituito in questi ultimi dieci anni, a prescindere dalle loro scelte politiche. La Germania dell'Est è in questo caso un terreno fertile, tenendo conto della ricca produzione letteraria maschile e femminile fondata sulla contraddizione tra emancipazione acquisita (legislazione avanzata, presenza massiva delle donne nel mondo del lavoro, ecc.) e identità femminile.

L'autrice offre una vasta veduta d'insieme della produzione letteraria dagli anni '60 fino ai nostri giorni. Esamina quindi alcune autrici rappresentative e la critica occidentale che di loro si è occupata in questi ultimi anni.

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CHIARLONI PEGORARO Anna, Per una teoria della dissonanza: la "Mutazione" di Christa Wolf, pp. 61-72

Pur sottolineando che non esistono nella Germania dell'Est né un movimento femminista né un dibattito critico collettivo sulla condizione femminile, l'autrice mette in evidenza la funzione critica assunta dalla letteratura delle donne. È una fonte di informazioni su fatti che esprimono il mancato adattamento all'organizzazione sociale (p.es. i suicidi di donne).

Essa inoltre fa il punto sul cambiamento dei rapporti tra i sessi nella realtà sociale e nell'immagine che l'uomo e la donna hanno l'uno dell'altra. L'autrice riassume il tema attuale del "cambiamento di sesso" che è un elemento significativo della letteratura della Germania dell'Est prima di analizzare approfonditamente la novella di Christa Wolf.

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GARGANO Antonella, Modelli di scrittura: tra autobiografia e immaginario, pp. 73-84

Antonella Gargano analizza le autrici della Germania dell'Est, ripercorre la loro scrittura seguendo il filo di una ricerca che esse stesse fanno su di sé. A questo scopo esamina il diario, l'autobiografia e l'intervista che è una forma di autobiografia indiretta. Infatti, benché l'obbiettivo sia una specie di libro-documento, le autrici che fanno e che raccolgono le interviste non si allontanano mai dai modelli del diario, anche sul piano linguistico.

L'intervista funge da mediazione nella scoperta della propria identità, attraverso la ricerca di altre donne che conduce alla presa di coscienza. Si passa dall'autobiografia al romanzo, all'abbandono del quotidiano, all'immaginario e al fantastico che hanno portato alcune scrittrici alla narrazione "storica", una sorta di dialettica fra presente, passato e futuro.

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WOLTER Christine, Maxie Wander e la letteratura documentaria, pp. 85-94

L'analisi dell'autrice è basata sul libro di M.Wander, Guten Morgen, du Shöne - Ciao Bella - che comprende diciannove interviste fatte dall'autrice a donne di ambienti, età e attività differenti. La pratica dell'intervista a donne è frequente nella produzione letteraria degli anni '70, con lo scopo di presentare - sulla base di documenti orali - un "ritratto scritto", un "modello esemplare".

Maxie Wander, al contrario, non cerca di costruire un modello femminile. Stabilisce piuttosto un dialogo con le sue interlocutrici. Le donne con le quali parla non raccontano le loro esperienze con uno scopo biografico e documentario tradizionale. Si tratta qui di una riflessione biografica che tende all'autoanalisi. L'autrice dell'articolo ricostruisce il metodo di Maxie Wander attraverso il suo diario e la testimonianza di suo marito.

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KAUFMANN Eva, La letteratura femminile degli anni '70 nella Germania Orientale, pp. 95-101

Attraverso una vasta panoramica sulla letteratura femminile di questi dieci ultimi anni l'autrice analizza la funzione che i libri scritti da donne hanno avuto sul pubblico e la loro influenza sulla società e sulle altre donne.

Questa letteratura riflette la nascita di una nuova coscienza di sé delle donne in rapporto con le strutture emancipatorie della società, e registra il loro sguardo deluso di fronte a queste strutture. A partire dalla situazione "privilegiata" attuale le donne hanno enunciato problemi, esigenze, compiti e utopie di oggi e di domani.

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MOLINARI Elisabetta, Le lettere di Stella Browne a "The Freewoman", pp. 103-116

Il saggio traccia il percorso di F.W. Stella Browne, una delle più accese, polemiche e generose femministe inglesi negli anni tra il 1912 e il 1938, aperta fautrice della contraccezione e dell'aborto, che iniziò a chiedere pubblicamente fin dal 1912. Nella seconda parte si utilizzano ampi stralci di lettere inviate da Stella Browne al settimanale femminista "The Freewoman" e che manifestano le sue idee sull'erotismo femminile, sulla prostituzione, sull'immoralità del contratto matrimoniale, sulle madri non sposate, anche in polemica con altre esponenti del movimento femminista.

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