DWF
donnawomanfemme
Roma, Editrice coop. UTOPIA, 1986-

Aliene quotidiane, 1991, n. 13-14

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EDITORIALE, Aliene quotidiane, pp. 5-10

ROSE Hilary
Sognando il futuro, pp. 11-32

BARR Marleen
Canonizzare il Mostruoso: Modernismo, Postmodernismo, Fabulazione femminista, pp. 33-46

BORGHI Liana
Finzioni extra-ordinarie. La scrittura del genere, pp. 47-62

SPINELLI Simonetta
Del sesso e di altre aliene quotidianità, pp. 63-72

RICHARDSON Christine
Anne McCaffrey: vecchi mondi per nuovi, pp. 73-84

LANFRANCO Monica
Una scrittura contaminata: a margine della produzione italiana, pp. 85-89

LANCIA Rosanna
Segno in tensione-materia, p. 90-96

SPINELLI Simonetta
Percorsi di lettura: le traduzioni in italiano, pp. 97-107



EDITORIALE, Aliene quotidiane, pp. 5-10

Le donne che leggono fantascienza e quelle che la producono hanno modi di fruizione e motivazioni diverse da quelle maschili, essi hanno a che fare con sogni rimossi, con fantasie inespresse. Ciò comporta implicazioni politiche e dà ragione a chi vede nelle opere di scrittrici famose di fantascienza un legame con quella che potremmo chiamare fantasia politica percepita, come appannaggio femminile e femminista, nei termini di progettualità utopica.

Oltre che per i contenuti, la produzione fantascientifica delle donne si distingue per il superamento dello schema linguistico dominante, che introduce a una diversa problematica dei generi sessuali.

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ROSE Hilary, Sognando il futuro, pp. 11-32

Raccontandoci con quale percorso s'è accostata con passione alle opere di fantascienza femminista, Hilary Rose illumina gli aspetti più apertamente politici del romanzo utopico e distopico, i suoi legami con la visione di pioniere della scienza che si ritrova nei romanzi di Bogdanov e il dibattito contemporaneo su tali argomenti. Analizza poi l'apporto particolare che ci viene da qualche scrittrice femminista, come Gilman, Le Guin, Bryant, soprattutto per quel che riguarda la sessualità e la riproduzione, così come il soggetto della politica radicale della scienza, visto da Piercy, Russ e Gearhart.

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BARR Marleen, Canonizzare il Mostruoso: Modernismo, Postmodernismo, Fabulazione femminista, pp. 33-46

Le scrittrici femministe che fanno teoria speculativa appartengono, e pour cause, al "canone" del postmodernismo. C'è un legame tra la fabulazione femminista e le opere di Zora Neale Hurston e Virginia Woolf. Il romanzo di Mary Caraker, generalmente considerato fantascienza, è al contrario un'opera meta-narrativa. Il concetto biologico di "rigenerazione" di Donna Haraway deve essere inteso in relazione con la fabulazione e la critica femminista.

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BORGHI Liana, Finzioni extra-ordinarie. La scrittura del genere, pp. 47-62

Necessità di ri-vedere la fantascienza delle donne e anche di ri-pensare il genere letterario in funzione della relazione fra i sessi, che è uno dei fattori del processo di sessualizzazione. È questo il risultato della presenza di scrittrici capaci di coscienza critica e di una scrittura che rappresenta una soggettività sessuata. Ne discende il "problema post-genere": possibilità di destrutturare il femminile partendo da una posizione femminista ma superando la semplice categoria dell'oppressione.

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SPINELLI Simonetta, Del sesso e di altre aliene quotidianità, pp. 63-72

Un impulso sotterraneo all'autocensura sembra colpire le scrittrici di fantascienza, anche quelle che sono impegnate politicamente, quando sono di fronte alla trasgressione sessuale, sia essa o no collegata a problemi di ordine istituzionale.

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RICHARDSON Christine, Anne McCaffrey: vecchi mondi per nuovi, pp. 73-84

L'autrice analizza i mondi lontani (solamente nello spazio) rappresentati da Anne McCaffrey, così come il suo percorso che ci conduce - partendo dalla scelta di personaggi femminili forti come protagonisti (Restoree) - a una inversione dei valori (comunicazione invece dell'imposizione violenta, cooperazione anziché distruzione, ecc.) fino a una riconsiderazione della sessualità (ciclo di The Dragonriders of Pern) e, come ultima tappa, al diritto riconosciuto delle donne (The Crystal Singer) all'ambizione e al successo.

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LANFRANCO Monica, Una scrittura contaminata: a margine della produzione italiana, pp. 85-89

Caratteristica delle opere delle autrici italiane è il nesso fra la scrittura e l'impegno contro la guerra e contro l'uso indiscriminato della tecnologia. La fantascienza serve da pretesto all'analisi della propria realtà e alla testimonianza di sé. La fantascienza non è lo scopo. Tuttavia la produzione italiana non è connotata, come per esempio quella degli Stati Uniti, dall'ideologia politica in senso stretto.

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LANCIA Rosanna, Segno in tensione-materia, p. 90-96

Il percorso di lavoro della scultrice oscilla tra due poli, almeno in apparenza contraddittori: segno in tensione - materia, fino alla sintesi nell'evento finale del cedimento. Illustrato da tre tavole.

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SPINELLI Simonetta, Percorsi di lettura: le traduzioni in italiano, pp. 97-107

Una possibile chiave di lettura della produzione di fantascienza proposta al pubblico femminile italiano attraverso la presentazione, accompagnata talvolta da una breve analisi, delle opere pubblicate in Italia e in italiano.

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