Chiara Turozzi, si laurea in Filosofia con Adriana Cavarero all’Università di Verona, con una tesi che attribuisce al cyberfemminismo la medesima strategia matricida della metafisica platonica. Allieva delle insegnanti della comunità di Diotima e indefessa lettrice di narrativa femminile, vince il premio Maria Grazia Zerman nel 2004, anno in cui diventa madre, e dal 2005 collabora con DWF.