Graziella Bernabò vive a Milano, ha una figlia e un nipotino. Si occupa di letteratura italiana contemporanea con particolare riferimento alla scrittura femminile, in contatto con la Libreria delle donne della sua città, in particolare con la Comunità di storia vivente. Ha pubblicato molti saggi su riviste specialistiche e i seguenti volumi: Invito alla lettura di Landolfi (Mursia 1978); Come leggere “La Storia” di Elsa Morante (Mursia 1991); Per troppa vita che ho nel sangue. Antonia Pozzi e la sua poesia, Viennepierre 2004 (poi, in edizione riveduta e aggiornata, Àncora 2012); La fiaba estrema. Elsa Morante tra vita e scrittura (Carocci 2012). Ha contribuito alla cura del volume …e di cantare non può più finire… Antonia Pozzi (1912-1938), Atti del Convegno, Università degli Studi di Milano, 24-26 novembre 2008 Viennepierre 2009). Insieme a Onorina Dino, ha collaborato
come consulente storico-filologica al documentario su Antonia Pozzi Poesia che mi guardi di Marina Spada (Miro Film 2009), che è stato in seguito abbinato a un volume da entrambe curato: Antonia Pozzi, Poesia che mi guardi. La più ampia raccolta di poesie finora pubblicata e altri scritti (Sossella, 2010).