I CONTI CON LA MADRE
La prima persona con la quale abbiamo un debito è la madre. All'origine c'è un senso di colpa dovuto alla mancanza di compensazione tra ciò che riceviamo e ciò che possiamo restituire. Il senso di colpa, per questa ragione, produce interferenze nella relazione con la madre simbolica. Il soggetto si vede così obbligato a un lavoro di "contabilità" per "rimettere le cose a posto", ristabilire un equilibrio, soprattutto dopo la rottura della relazione con la madre.
Il denaro rappresenta, in questo senso, il taglio del cordone ombelicale ed è pegno e garanzia di un processo di autonomia. Il denaro svela le contraddizioni e modifica i rapporti. L'autrice stessa rileva il senso del suo lavoro all'interno di una casa editrice gestita unicamente da donne. Questo lavoro ha posto le basi di una "relazione significativa" tra donne, soprattutto perché è misurato, rivelato e agito attraverso il denaro.
FARE ORDINE DARSI VALORE
L'autrice, racconta la formazione e il lavoro del "gruppo per l'Archivio Centrale", che sta mettendo in ordine l'archivio dell'Unione Donne Italiane e che sta pubblicando i Quaderni dell'inventario. L'Udi è una grande associazione per l'emancipazione femminile, nata nel 1945 e attiva fino ad oggi all'interno del movimento politico delle donne.
Viviani traccia un bilancio degli investimenti di passione politica, di energie, di tempo, di spirito inventivo, di tutto quello che è stato necessario per cominciare questo enorme lavoro e per trovare i finanziamenti indispensabili. La conclusione getta luce sui profitti soggettivi e politici che questo gruppo pensa di aver realizzato.
IMPRESA PER UN PROGETTO. Intervista a Maria Luisa Moretti
Patrizia Cacioli intervista Maria Luisa Moretti che, dal 1977, è proprietaria della Libreria delle donne "Al tempo ritrovato" di Roma, per comprendere i legami, in questa impresa, tra gli aspetti imprenditoriali, la dimensione politica e i personali interessi. M.L. Moretti vede l'impresa come un mezzo per realizzare il suo progetto di vita e politico, vale a dire investire sulle donne e su se stessa, cosciente dei prezzi da pagare.
PER FORTUNA ANCORA MI RIBELLO
L'autrice racconta la sua vita dal punto di vista del peso che vi ha avuto il denaro, in quanto valutazione della capacità dì autogestirsi. Alcune osservazioni più generali su questo problema vengono dalla sua esperienza professionale di psicologa. Si può riassumere in questo modo: "La donna in relazione al denaro si trova, dunque, in una posizione di 'doppio legame': se ha successo e guadagna è squalificata nel suo ruolo familiare; se soddisfa il ruolo familiare è squalificata come persona e come ruolo professionale".
IL SESSO OCCULTO DEL DENARO
Si tratta di una comunicazione presentata dall'autrice alla Fiera internazionale del libro femminista, che ha avuto luogo a Barcellona nel 1990. I concetti che l'autrice - psicologa, lavora a Buenos Aires - ci espone sono stati da lei approfonditi in due libri su questo stesso argomento. L'autrice sostiene che "nella nostra cultura il denaro ha un sesso.
La sessuazione del denaro è un fenomeno psicosociale per il quale il denaro non soltanto è considerato come una risorsa che è stata tradizionalmente amministrata dai maschi, ma proprio come qualcosa che appartiene al patrimonio legittimo dell'uomo. Il denaro è associato al maschio tanto da far parte della sua identità di genere". Tratta altri tre punti: il conflitto fondamentale della donna a questo riguardo; i fantasmi che ne sono la conseguenza; gli atteggiamenti discriminatori riguardanti le pratiche terapeutiche previste per le donne.
VT. VoglioTutto VostraTua
I prossimi cinque interventi nel loro insieme ci raccontano come due gruppi di donne, separatamente e insieme, si sono posti il problema del finanziamento dei loro progetti senza tradire le ragioni della libertà femminile. Le autrici riflettono sui passi fatti verso le istituzioni, sui passaggi attraverso i quali sono pervenute a confrontarsi con il denaro in quanto livello di realtà e a trovare un'unità di misura rappresentativa degli investimenti e delle responsabilità personali.
Hanno inventato una moneta d'argento che riproduce l'immagine della Dama di Elche come simbolo del legame e delle relazioni di dignità tra donne, e come formalizzazione di uno scambio che si effettua in una comune solenne dichiarazione, pubblicata di seguito con il titolo "Due donne, il sacro e la moneta ovvero come concordare tra donne sul valore".
LA TERRA DI MEZZO. Vie di comunicazione, misura e moneta
Riflessione filosofica e politica su ciò che avviene quando una donna, partendo dal suo corpo di donna, predispone alla parola, e dunque alla comunicazione, solamente se stessa o altre donne. La "terra di mezzo" che nasce da una sintassi di relazioni rappresenta ciò che non può essere definito che dal suo stesso orizzonte.
Non si tratta di un rifugio, ma di un presupposto dell'azione politica in vista della modificazione della struttura stessa della società. L'autrice utilizza, come analogie, le figure della "mongola", della "nomade", per indicare una strategia differente e più efficace di libertà, strategia che ha sue proprie regole, le sue misure, la sua economia e la sua moneta simbolica.
IMMAGINI SULL'ORIGINE, LA MATRICE, IL CONIO
Particolare della Dama di Elche (Museo archeologico nazionale di Madrid), dalla cui elaborazione è stata tratta da Maria Cristina Giovannini la matrice della moneta "vostratua". Tre tavole illustrano l'operazione.
IDEOLOGIA E PAROLE. In ricordo di Alma Sabatini
L'autrice s'interroga sul segno linguistico in quanto materia psichica e al tempo stesso sociale, personale e collettiva, "territorio comune sia alla psiche sia all'ideologia" secondo l'immagine del filosofo Volosinov. Idealmente il lavoro prosegue quello che era cominciato, qualche anno fa, con un gruppo di femministe romane. In particolare, vuol essere un riconoscimento critico e un ricordo dell'impegno di Alma Sabatini (tragicamente scomparsa due anni fa) che ha seguito l'edizione del volume Il sessismo nella lingua italiana per la Commissione nazionale per la parità tra uomo e donna.
A parere dell'autrice, se oggi la lingua è così tanto investita dal conflitto fra i sessi, la chiave del problema risiede nella necessità di darsi valore svelando i luoghi comuni e le espressioni che contribuiscono alla svalutazione dell'essere e del fare delle donne; nella necessità di radicare la parola, il pensiero, l'azione nel proprio essere, nella propria esperienza, nel proprio pensiero.