Articoli scritti per DWF
Libri recensiti da DWF
Articoli scritti per DWF
[Progetti, progettualità], 1986, n. 2, pp. 29-30
L'autrice, giornalista della redazione di "Noi donne", dichiara di non avere più alcun interesse per il soggetto collettivo genericamente inteso e complessivamente per i ragionamenti a cui invitano le domande. Le interessano in questa fase le tematiche del sesso commerciale (prostituzione, pornografia, industria sessuale in generale) e, per quanto è possibile, l'incontro con le donne che lo praticano esplicitamente.
Leggi
gli abstracts del fascicolo intero
torna su
Dibattito [Prova d'ascolto: due incontri sulla politica], 1992, n. 16, pp.
7-23
Nel dicembre 1991 e nel febbraio 1992 si sono svolti nella sede della rivista due incontri. Si dà qui conto delle due tappe del dibattito in forma riassuntiva ma sostanzialmente fedele. Sono intervenute: Elena Gentili, Ida Dominijanni, Annamaria Crispino, Maria Luisa Boccia, Annalisa Biondi, Roberta Tatafiore, Alessandra Bocchetti, Paola Masi, Vania Chiurlotto, Paola Bono, Marina Pivetta, Tilde Capomazza, Mariella Gramaglia, Rosanna Marcodoppido, Luciana Viviani, Rosetta Stella.
I temi principali sono: rapporto tra modificazione sociale e formazione del simbolico, tra pratica politica e agire politico; importanza del linguaggio e dei livelli di comunicazione raggiunti, possibili, necessari; problema di una residualità del soggetto collettivo, motivi che possono crearla, modi per uscirne riallargando il confronto nella/tra le comunità e oltre.
Leggi
gli abstracts del fascicolo intero
torna su
Dopo un poltergeist, 1996, n. 29, pp. 6-13
La felicità càpita. Come e quanto possiamo descrivere il grado di felicità che càpita in politica? Questa è la domanda di Tatafiore, cui risponde in modo molto soggettivo e tuttavia con una piena comprensione delle questioni che le donne affrontano in questa epoca, segnata dalla fine del patriarcato. Questo non significa "la fine dell'economia di mercato, dell'omologazione capitalistica, con tutte le sue conseguenze in termini di infelicità".
Leggi
gli abstracts del fascicolo intero
torna su
BIONDI Annalisa - TATAFIORE Roberta, Scacco matto, 1999, n. 44, pp. 20-25
Qual è l'eredità femminista per il terzo millennio? La cultura e la politica femminista possono fronteggiare in modo adeguato la sfida rappresentata dalla riorganizzazione politica e sociale e dalla sua ideologia? A partire da un contesto totalmente diverso da quelli in cui il femminismo degli anni Settanta, con le sue pratiche politiche, è nato, la risposta di Tatafiore alle domande di Annalisa Biondi è chiara: il femminismo è finito e non c'è eredità per la quale lottare o su cui scommettere.
Trent'anni di femminismo hanno dato nascita a una nuova libertà femminile, in una situazione dominata dal libero mercato e dal libero scambio delle idee, che hanno reso possibili relazioni tra donne in campi e modi molto diversi, affettivi e strumentali. In una società "globalizzata" è aspettativa diffusa che le donne abbiano qualcosa di nuovo da dire, che sia importante anche per la politica. Questa aspettativa si basa però sull'idea di una superiorità morale e non sulla reale fecondità delle relazioni politiche tra donne.
Secondo Tatafiore questi tre elementi sono correlati all'originario separatismo femminista in modo solo apparente, poiché non producono un'analisi critica del sistema socio-simbolico e non riescono a interpretare la crisi nelle relazioni tra i sessi, nell'epoca della fine del patriarcato.
Leggi
gli abstracts del fascicolo intero
torna su
Volentieri parlerei a que' due che insieme vanno,/ e paion sì al vento
esser leggieri, 2004, n. 3-4, pp. 46-50
Abstract non disponibile.
Leggi
gli abstracts del fascicolo intero
torna su
Libri recensiti da DWF
TATAFIORE Roberta, Sesso al lavoro, Milano, il Saggiatore, 1994
rec. di Simonetta Spinelli, 1995, n. 26-27, pp. 108-110