Laura Fortini insegna Letteratura italiana all'università di Sassari.
Oltre a far parte della redazione di DWF dal 1993, è una delle
socie fondatrici della Società Italiana delle Letterate. Ha pubblicato
numerosi saggi sulle scrittrici italiane, mistiche, del Novecento, su Ariosto
e la cultura umanistico-rinascimentale. Fa parte della redazione della rivista
RRromanelrinascimento.
Recensioni curate per DWF
Articoli scritti per DWF
I segni sul muro, 1995, n. 28, pp. 22-36
L'autrice rintraccia e costruisce i legami genealogici tra un gruppo di scrittrici italiane (storicamente situate prima del femminismo, ma che talora lo anticiparono in modi che non sempre sono stati pienamente valutati) e il nuovo movimento di scrittrici contemporanee.
Cominciando con il discutere il lavoro di Maria Bellonci, Anna Banti, Alba de Céspedes, Elsa Morante, Fortini si rivolge poi alle giovani scrittrici e ne identifica il tratto distintivo "nell'assunzione di un corpo che fa tutt'uno con la mente [ ] dice io e non ha bisogno di dire che è femmina: nell'atto stesso di dirlo e nel come lo dice cambia le forme della narrazione".
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Il Lucifero delle massaie, 1997, n. 33, pp.
15-27
L'autrice ricostruisce qui la vita di Paola Masino, una scrittrice italiana contemporanea, che insieme al suo compagno Massimo Bontempelli è stata una figura centrale della vita intellettuale nella prima metà del secolo. Acutamente avvertita del conflitto fra la libertà femminile e il ruolo e l'identità assegnati alla donna, Masino trasforma questa consapevolezza - consapevolezza di un'indomabile disfatta - nel racconto Nascita e morte di una massaia.
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Se un pomeriggio d'inverno a Salisburgo, 1997, n. 36, pp. 17-22
L'autrice risponde alle domande poste nell'editoriale del numero precedente di DWF e racconta del suo incontro con il femminismo da studentessa universitaria, e come questo incontro abbia cambiato in modo radicale il suo modo di rapportarsi alle donne delle generazioni precedenti e al mondo intorno a sé.
Di fronte al sentimento di estraneità rispetto alle opzioni politiche, le relazioni con altre donne le hanno dato un senso di sé che le ha permesso di accedere in modo "intero" agli spazi pubblici (il luogo di lavoro, ad esempio: alle scuole superiori e all'università), avendo come punto di riferimento una comunità simbolica di donne, oggi persa.
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La scommessa dell'impossibile letteralità, 1999,n. 42-43, pp. 10-31
Facendo una rilettura di una serie di testi di scrittrici italiane, con particolare attenzione agli ultimi decenni, l'autrice rintraccia temi e motivi di un comune stile di enunciazione letteraria: tratto peculiare, come anche il merito e il valore, della recente produzione è l'uso e la rilevanza della metonimia piuttosto che della metafora.
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FORTINI Laura - BONO Paola, Scritture del mondo, 2000, n. 45-46, pp. 3-4
Le autrici, che fanno parte sia della redazione di DWF sia della Società Italiana delle Letterate, spiegano brevemente le ragioni di questa collaborazione.
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Nota della redazione, 2001, n. 1, pp. 2-4
A partire dall'ultimo numero del 1999, DWF è stata coinvolta in un complesso ma potenzialmente fruttifero processo di scambio; la redazione ha chiesto di prendere parte alla riflessione ad alcune donne, molte già nostre collaboratrici, il cui contributo agli sviluppi politici e teorici del femminismo italiano è stato giudicato particolarmente significativo. Questo numero, curato da Federica Giardini, Tonia De Vita e Rita Corsi è il primo risultato del processo. Si parla della questione delle relazioni fra generazioni differenti di femministe, cercando di metterne a fuoco luci e ombre con l'adozione dell'artificio "letterario" della finzione epistolare con pseudonimo.
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Il corpo delle fanciulle in fiore, 2001, n. 2-3, pp. 37-45
L'autrice riflette sulle differenze tra la sua relazione con le altre donne della redazione di DWF e quella con le sue studentesse all'Università di Sassari, a partire dal diverso significato di "riconoscimento" e "rispecchiamento" che si presentano nei due casi. Nel rapporto con le giovani, il piacere della relazione si confonde con un inconfessato bisogno di "rispecchiamento" che però è parte integrante del processo di valorizzazione tra donne.
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FORTINI Laura - BONO Paola, Amanti infedeli, 2001, n. 4, pp. 6-14
Con rimandi sia a "Tre ghinee" di Virginia Woolf sia a "Infedeli alla civiltà" di Adrienne Rich, Bono e Fortini in questo dialogo propongono ed esplorano l'"infedeltà" come atteggiamento delle donne di differente cultura, razza, gruppo etnico, classe, religione, affinché se ne riconosca la pertinenza nella vita di ognuna. Essere "amanti infedeli" è un modo per sottolineare la differenza sessuale senza annullare le differenze fra le donne.
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L'autrice ripercorre e si interroga sulle sue motivazioni nella scelta di studiare alcuni scrittori, scoprendo le radici delle sue preferenze e passioni - perchè Ariosto invece che Tasso, perchè le romanziere del Ventesimo invece che del Diciannovesimo secolo, perchè la marginale, non "canonica" scrittura delle mistiche?
Esaminando una serie di posizioni e movimenti - fisici e mentali - individua una possibile risposta in alcune peculiarità stilistiche (dove stile è anche una visione del mondo e un modo di viverlo) che attirano insistentemente la sua attenzione con leggerezza e allo stesso tempo con forza.
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L'opacità del genere o della necessità di disarticolare l'Occidente,
2003, n. 4, pp. 72-79
Abstract non disponibile.
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Reati di felicità, 2005, n. 2-3, pp. 20-28
L'intervento si incentra sul termine "reato" e su esempi di aggiunte e mutamento incontrati nell'arte e della letteratura; osserva come vi sia felicità nel riconoscerli tali e nel perseguirli come progetto politico.
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L'efficacia della differenza, 2005, n. 2-3, pp. 90-96
L'autrice continua la sua riflessione sulla opacità del genere come categoria critica, iniziata su Dwf, 60, 2003, in favore della differenza sessuale come necessario posizionamento affinché la narrazione critica diventi acquisti in efficacia. L'occasione è data dalla lettura delle conversazioni di Daniela Padoan con tre sopravvissute ad Auschwitz e da un libro su Etty Hillesum.
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FORTINI Laura - GIARDINI Federica, Nota editoriale, 2008, n. 2, pp. 2-4
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Recensioni curate per DWF
ALERAMO Sibilla, Andando e stando, a cura di Rita Guerricchio, Milano,
Feltrinelli, 1997
rec. di Laura Fortini, 1999, n. 41, pp. 103-105
Critiche femministe e teorie letterarie, a cura di R. Baccolini et al.,
Bologna, Clueb, 1997
rec. di Laura Fortini, 1997, n. 36, pp. 99-101
DE GIORGIO M., Le italiane dall'Unità a oggi. Modelli culturali e comportamenti
sociali, Roma-Bari, Laterza, 1992
rec. di Laura Fortini, 1993, n. 17, pp. 79-81
DE GRAZIA Victoria, Le donne nel regime fascista, Venezia, Marsilio, 1993
rec. di Laura Fortini, 1994, n. 22/23, pp. 132-134
PIANO Maria Giovanna, Onora la madre. Autorità femminile nella narrativa
di Grazia Deledda, Torino, Rosenberg & Sellier, 1998
rec. di Laura Fortini, 1999, n. 41, pp. 103-105
PICCONE STELLA Simonetta - SARACENO Chiara (a cura di), Genere. La costruzione
sociale del femminile e del maschile, Bologna, Il Mulino, 1996
rec. di Laura Fortini, 1997, n. 36, pp. 101-103
RICALDONE LUISA (a cura di), Incontri di poesia. Mariella Bettarini, Paola
Mastracola, Giulia Niccolai si interrogano su genere e scrittura, Trauben
Edizioni, Torino, 2000
rec. di Laura Fortini, 2001, n. 1, pp. 87-88
ALESSIA RONCHETTI e MARIA
SERENA SAPEGNO (a cura di),
Dentro/Fuori Sopra/Sotto. Critica
femminista e canone letterario negli
studi di italianistica, Ravenna: Longo
editore, 2007
rec. di Laura Fortini, 2008, n. 1, pp. 70-72